il venerdi
mi sveglio la mattina, ogni mattina sperando che sia accaduto qualcosa durante la notte.
qualsiasi cosa, che so, una nevicata inaspettata, una violenta tempesta, qualsiasi evento anche calamitoso che mi tenga lontano dal lavoro, dagli impegni.
Sono gli impegni che non voglio.Do la colpa al lavoro ma è solo il mio capro espiatorio preferito che si assume tutto il carico della mia insofferenza.
In realtà non voglio impegni.
vivo aspettando che sia venerdi, poi la domenica, già dal pomeriggio sto male perchè già penso al giorno dopo
e comincio a sperare nella catostrofe. colpa delle scuole secondo me...
non bisognerebbe mandare i bambini a scuola,
gravarli di impegni e responsabilità da piccoli.
da piccoli si gioca poi c'è tutta la vita per imparare il dovere e gli impegni..
ecco, fra i mille pensieri di oggi ho scritto il più idiota.
Au revoir!
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